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Olocausto - Holocaust

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Poesia “Olocausto - Holocaust” #GiornoMemoria, rivisitata e corretta. 

 

 

 

OLOCAUSTO

 

 

Olocausto non è una parola vuota,

non solo d’infamia memoria,

non solo di compianto cerimonia…

 

Olocausto è la persecuzione,

del popolo ebraico genocidio,

sciagura senza soluzione,

diaspora e devastazione.

 

Non c’è Pace nella Terra Promessa.

Né destino per un popolo obliato!

Palestina or piange i morti suoi,

 Israele invade nuovi territori.

 

Odio genera odio:

s’avvita la spirale di violenza

e l’Intifada al vento si dilata

per l’umana usual demenza.

 

Così di Siria la guerra cruenta,

che dissemina morte e distruzione,

affonda nella Terra Promessa

le radici d’una mala spartizione.

 

 

 *

   

HOLOCAUST

 

Holocaust is not an empty word,

not a painless memory,

not only a mourning ceremony.

 

Holocaust is persecution,

genocide of Hebrews,

distress without conclusion,

diaspora and consumption.

 

No Peace in the Promised Land!

No fate to forgotten people!

Palestine its dead complains,

Israel new territories raids.

 

Hatred breeds hatred:

twisting the spiral of violence

the Intifada inflates itself

of human endless madness.

 

The bloody Syrian war

spreads death and devastation

and sinks in the Promised Land 

the roots of a bad division.

By Franca Colozzo

 

 

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 Franca Colozzo - 27/01/2019 21:46:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Graced, oggi è stata una giornata particolarmente sofferta per me. Ecco perché ho sentito il bisogno di pubblicare più poesie, forse l’eco lontana del male mi ha costretta a scrivere o a rivedere quanto scritto. Non saprei... L’unica certezza che ho è che l’uomo, come tu hai asserito, reitera gli stessi errori. Così’ non c’è differenza tra le varie follie né linea di demarcazione. Certo l’apice l’ha raggiunto l’Olocausto e ad esso va tutto il nostro compianto, la nostra memoria, come fiamma da mantenere sempre accesa per quelli che verranno dopo di noi.
Ma tu credi che basterà? No, perché il tempo cercherà di dilavare tutto, perciò sta a noi passare la fiaccola, come alle Olimpiadi, se vogliamo tener desta l’attenzione dei posteri sul non ripetere gli stessi errori. Io ho pianto per gli ebrei, tra l’altro avendo un padre a testimonianza di quanto accaduto, ma nonostante ciò non penso che l’aver tanto sofferto legittimi il popolo ebraico ad infierire verso altri popoli, a strappar loro pezzi di terra solo in virtù d’un trattato sulla pelle degli altri! Purtroppo siamo sempre noi europei, con la complicità americana, a ingenerare il caos (basti pensare alla Siria, alla Libia, all’Iraq, etc.).
"Lo stato di Israele, situato nel Medio Oriente, è stato creato il 14 maggio 1948, dopo la seconda guerra mondiale, per poter assegnare una patria a tutti gli ebrei sparsi nel mondo in seguito alla diaspora. Sull’onda emotiva provocata dal genocidio del popolo ebraico, l’ONU approvò un progetto che prevedeva la spartizione della Palestina in due Paesi distinti: uno per gli Arabi e uno per gli Ebrei. Quel piano venne respinto dagli Arabi, ma accettato dagli Ebrei".
La striscia di Gaza è terra di sofferenza e non è certo con le armi, ma solo e soltanto con la diplomazia che si marcia verso la democrazia. Un abbraccio affettuoso. Buona notte.

 Franca Colozzo - 27/01/2019 21:25:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Ti ringrazio Sabina per le tue bellissime parole in merito alla mia poesia, in verità una rivisitazione di quella scritta l’anno scorso in occasione della medaglia conferita in memoria a mio padre, catturato e confinato all’età di 21 anni nei campi nazisti per non aver voluto aderire alla Repubblica di Salò. Pagò a caro prezzo quella sua insubordinazione agli ordini nazi-fascisti, come altri giovani dell’epoca, e si salvò, a fine guerra, grazie ai russi che lo liberarono. Altri, meno fortunati, morirono di stenti o bruciati (in particolare gli ebrei); altri ritornarono nelle loro case distrutte dai bombardamenti.
La storia l’ho vissuta attraverso mio padre e sono profondamente costernata per la sorte toccata a persone innocenti, ma non per questo dobbiamo accettare che vengano perpetrate ancora violenze.
Perché, ad esempio, far pagare ai palestinesi la diaspora degli ebrei? Hanno questi ultimi pagato un prezzo altissimo, è vero, il genocidio più assurdo della storia. Altre ingiustizie vengono tuttora perpetrate tra l’ipocrisia di noi che ignoriamo o facciamo finta di non vedere. Per concludere, mi sembra che la storia, come giustamente sostiene Graced, si ripeta all’infinito. I corsi ed i ricorsi storici vichiani non sono teorizzazioni, ma connotazioni dell’essere umano.
Ti auguro la buona notte ed un buon inizio settimana. Un forte abbraccio dopo tanto tempo che non ti sentivo più.

 Graced - 27/01/2019 18:16:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Purtroppo la storia non ci ha insegnato niente, anche dopo grandi tragedie, l’uomo continua a discriminare, distruggere i propri simili, arrogandosi il diritto di schiacciare coloro che sono più deboli ed inermi, decidendo il bello ed il cattivo tempo su quelle etnie che, a loro parere non sono all’altezza della loro razza. Nel 900 abbiamo assistito a parecchi di questi eccidi, se guardiamo ai Balcani che sono stati smembrati dopo immani carneficine, e, prima ancora, la Russia che con le sue purghe anientò milioni di popoli. Ancora oggi in Medio Oriente viggono guerre fratricide fra Israele e la Palestina. Altre nazioni come la Siria che da anni è smembrata ed anche altri paesi dell’area sunnita. Tutto ciò accade per la supremazia di uomini che vogliono dominare ad ogni costo altri uomini, specie quando ci sono interessi di mezzo e fame di ricchezza. Un mondo devastatoda fame, guerra e crudeltà. Il discorso dovrebbe essere più a largo raggio su tutto ciò che non va e sui perché, ma sarebbe troppo lungo. Ti auguro un sereno pomeriggio domenicale e ti invio un saluto affettuoso cara Franca.

 Sabina Spielrein - 27/01/2019 18:06:00 [ leggi altri commenti di Sabina Spielrein » ]

i criminali nazisti sono stati dei virtuosi della crudeltà; l’interazione della violenza si è fatta norma producendo una ferocia automatizzata. si vorrebbe pensare che i carnefici fossero sadici, individui con gravi patologie psicotiche, perversi sessuali, ma non era così. " un ebreo venne affogato nei liquami delle latrine, ad altri due, fra le risate dei presenti, venne ficcato in bocca un tubo dell’acqua e li si costrinse a bere fino a far scoppiare gli organi interni..."

nei tuoi bellissimi versi hai approfondito il concetto di inferno radicato nella condizione umana, nella vita sociale.

un forte abbraccio
carissima franca

 Franca Colozzo - 27/01/2019 17:33:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Edi, sono d’accordo con te, ma il male di oggi deriva da un passato funesto e da cattive spartizioni del territorio palestinese, radice di tutti i problemi di oggi.
Olocausto ha significato in primis l’abominevole genocidio degli ebrei e, proprio per questo, chi l’ha subito dovrebbe guardarsi bene dal tartassare altri popoli. Poi, diaspora ed insediamenti sul territorio che hanno portato soprattutto ad uno sfacelo nell’area mediorientale ed alla guerra di Siria. Purtroppo credo che non finisca qui, spero vivamente di sbagliarmi. Un affettuoso abbraccio. Buona serata.

 Edi Davoli - 27/01/2019 16:37:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Cara Franca, olocausto significa sacrificio supremo, rivolgiamo primariamente questo termine al popolo ebraico ma sappiamo bene che altri popoli, gruppi, etnie hanno vissuto un olocausto, nel passato e fino ai nostri giorni, come hai osservato nella tua lirica. La vita non ha più valore, purtroppo nella quotidianità, anche senza guerra. La guerra è l’indifferenza, l’intolleranza, l’insensibilità, grandi mali questi del nostro tempo.
Buona domenica!

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